Fotografia di Mostafa Saeednejad
M’inerpico a piedi per viaggi che non conosco, andando a caccia di chilometri che sappiano ricompensare il mio desiderio di arrivare. Ma quando le mete tardano a farsi raggiungere, il mio amore per la vita si converte in rabbia; una rabbia indecisa, che si chiama paura e di cui posso liberarmi in un modo soltanto: fermarmi lungo la strada a guardare in alto e accorgermi finalmente che il cielo vuole essere per me (in questa notte senza parole) un limpido frammento, ovvero sussulto, d’affabile, aperta serenità. (altro…)