L’inglese Walter Savage Landor (spesso accusato di non saper sposare la perfezione tecnica dei suoi versi a un’adeguata profondità di significato) riesce prontamente a riscattarsi in liriche davvero toccanti e coinvolgenti, sull’esempio di quella che state per leggere, cari “Cofanetti Magici”; si tratta di una poesia che mi ha commosso tanto: ecco il motivo per cui non son riuscito a commentarla.