Gyula Benczúr, Narciso, olio su tela
Finisce l’estate e dato che settembre, se vogliamo, è un po’ come il lunedì, rieccoci in preda, cari amici del «Cofanetto Magico», a pensieri negativi, deprimenti e nerissimi sul serio. Io, in particolare, ritorno vittima della mia tendenza a riflettere amaramente sulla natura umana, per descriverne in versi, ma ogni tanto anche in prosa, i numerosi e catastrofici difetti –tutti dovuti, lo sappiamo, all’incidenza così forte del male sulle sorti del mondo e della nostra (di)sgraziata esistenza.