Cari lettori online,
vi immagino già in vacanza, seduti sotto una palma, su un’esotica spiaggia corallina, davanti ad un mare mosso dal vento…oppure distesi su una spiaggia nostrana; o in montagna, fra profumi di abeti e l’acqua dei ruscelli che scorre. Come la vita, in continuo movimento.
Poi penso a chi non ha avuto la fortuna di recarsi in vacanza, quest’estate, per tanti e tanti motivi: la crisi economica, la vecchiaia, la solitudine come conseguenza di un abbandono, di un amore finito, di un grave lutto che non si riesce a superare.
E allora mi si stringe il cuore per la tristezza, perchè vorrei che tutti fossero sereni, che tutti potessero permettersi di andare in vacanza, anche per poco. Solo per riposarsi un po’, per evadere dal solito ritmo della vita quotidiana di ogni giorno.
Per fare questo non è necessario partire per mete lontane, o spendere molti soldi; l’importante è ritagliarsi un piccolo spazio di evasione, trovare un posto dove potersi distendere al sole, in mezzo alla natura, ai fiori, a ciò che il creato ci ha donato di bello; e che non costa niente.
Questo mese cominciamo con la terza ed ultima puntata della bellissima inchiesta del giornalista Roberto Allegri sulla possibilità di una vita extraterrestre.Il pensiero della scienza, affrontato nelle puntate precedenti, e quello della Chiesa, hanno trovato un punto d’incontro? Per rispondere a questa domanda Roberto si è recato all’Osservatorio astronomico del Vaticano La Specola, un istituto di ricerca scientifica ed uno degli osservatori più antichi del mondo (infatti risale alla seconda metà del sedicesimo secolo), per intervistare Padre Guy Consolmagno.
Padre Consolmagno è un gesuita astronomo americano di Detroit, che lavora anche alla stazione atronomica del monte Graham, in Arizona. A Roberto Allegri ha detto: “i film e i romanzi presentano troppo spesso gli extraterrestri come esseri mostruosi che incutono terrore; se anche esistessero non dovremmo averne paura.”
In quanto l’universo potrebbe benissimo contenere altri mondi con esseri creati dal Suo stesso amore, che proprio per questo, secondo Tommaso d’Aquino, avrebbero i tratti dell’animo umano, cioè fatto a immagine e somiglianza di Dio.
“Sino ad ora non abbiamo trovato nessuna prova ma non possiamo pensare che Dio sia così limitato da aver creato solo noi sulla terra”, ha confidato Padre Consolmagno a Roberto Allegri, durante una lunga conversazione ricca di spunti di profonda riflessione che vi apriranno molte porte su misteri che potrebbero rivelarsi più comprensibili di quello che sembrano.
Cambiando argomento, sia pur restando in tema d’amore, troverete un articolo sul perchè ci innamoriamo di una persona piuttosto che di un’altra, secondo la teoria “ormonale” di un’antropologa americana, la professoressa Helen Fisher, che ha scritto un libro di gran successo sulla chimica dell’amore, intitolato “Perchè lui? Perchè lei?” Nel servizio parleremo anche di coppie famose unite da una giusta dose di combinazione di personalità; almeno secondo la professoressa Fischer, in quanto una di queste si sta già separando….Insomma, la sua teoria è tutta da vedere e forse anche da… rivedere!
Tanto per restare nella sfera dell’intimo…dal Cofanetto magico uscirà anche una gustosa notizia, un po’ pazza e trasgressiva, sulla biancheria intima. Per donne? No. Per uomini? Nemmeno! Si tratta di abbigliamento intimo per cani. La ditta americana Pants for dogs ha lanciato una nuova linea di mutande unisex con bretelle, string e boxer per cani, con disegni e tessuti esclusivi, per tutti i gusti. Protesteranno i gatti? Non solo; c’è anche chi si è spinto oltre….Leggete ( e soprattutto guardate! ); non crederete ai vostri occhi…
Poi sarà la volta di uno dei tanto amati racconti di Imma Paone, veterinaria, sui suoi pazienti animali. Questa volta la storia che ci racconta Imma non è a lieto fine; tuttavia serve per lanciare un messaggio molto importante. Si legge tutto d’un fiato, tanto è piena di tensione e drammaticità. Bellissimo il passaggio in cui il suo cane sano si presta a donare il sangue alla cagnolina gravemente malata.
Infine tra gli altri articoli di questo numero segnaliamo una bellissima leggenda che narra che tanti, tanti anni fa…i cuccioli di una gatta caddero in un fiume. La povera mamma comincià a gridare richiamando l’attenzione di alcuni alberi, chiamati salici, che sonnecchiavano a riva, i quali si svegliarono e piegarono i loro rami sino a toccare l’acqua per permettere ai cuccioli che stavano affogando di arrampicarsi e salvarsi. Ecco perchè i salici piangenti hanno i rami così lunghi.
La conclusione è che dobbiamo imparare dalla natura. Tendiamo le nostre braccia anche e soprattutto in queste calde giornate d’agosto per aiutare chi si sente solo; chi è stato abbandonato, chi ha bisogno di aiuto, chi non è fortunato come noi. E stringiamolo in un unico abbraccio protettivo. Ci stupiremo noi stessi nello scoprire quanto le nostre braccia possono allungarsi per accogliere sempre più persone in cerca di conforto e salvezza.
Buon ferragosto!
Maria Cristina Giongo
CHI SONO
Direttore:
Cristina Giongo
Direzione tecnica:
Francesco Addante
Redattori e giornalisti che hanno collaborato a questo numero
Marzia Mazzavillani (Marni)
Roberto Allegri
Roberto Pagano
Imma Paone
Luisa Maria Carretta
Cristina Giongo
Assistenza Tecnica
Marzia Mazzavillani (Marni)
Hans Linsen
