Grandi poeti come Trilussa, nelle foglie ingiallite che si lasciano trasportare liete e ignare dal vento d’autunno, non esitano a riconoscere noi uomini e l’inconsapevolezza assai frivola (o meglio irresponsabile) con cui ci abbandoniamo alle leggi del tempo ed al suo fluire inarrestabile; allora, nella speranza d’aprirci gli occhi e spingerci a riflettere, ci rivelano che in realtà è proprio la vita ad allontanarci dalla vita, per avvicinarci sempre di più alla fine dei nostri giorni.