Le Agevolazioni per il Risparmio Energetico

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Proprio nei giorni in cui scrivo questo mio intervento è in corso a Copenaghen la 15esima conferenza Onu sui cambiamenti climatici.

Mai location è stata più appropriata in quanto la città di Copenaghen rappresenta una delle capitali europee più “verdi” del mondo, con un’attenzione particolare ed intensa verso l’ambiente e grande rispetto per la natura.

La conferenza è stata fissata per negoziare un nuovo trattato per impegnare l’intera comunità internazionale ad assumere misure in grado di fermare il riscaldamento globale e la mia speranza, che credo sia la speranza di tutti, è che i “grandi del mondo” possano assumere misure concrete affinchè ciò accada, lasciando da parte veti incrociati e sperando che sia la Cina che gli Stati Uniti possano agire in sinergia.

In Italia, nel frattempo, sono attive fino al 31 Dicembre 2010,  delle agevolazioni fiscali per i contribuenti che sostengono spese per interventi mirati al risparmio energetico, avvalendosi di una specifica detrazione d’imposta.

La normativa è stata modificata nel 2009 e le modifiche si riferiscono in particolare alle procedure da seguire per usufruire correttamente delle agevolazioni: è stata introdotta una apposita comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate (quando i lavori proseguono oltre un periodo d’imposta), è stata fissata una ripartizione unica, del totale della spesa sostenuta, in cinque rate annuali di pari importo ed infine è stata sostituita, con effetto retroattivo, la tabella dei valori limite della trasmittanza termica.
In sintesi, i benefici di cui ci si può avvalere sono:

  • detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires) del 55 per cento delle spese sostenute, entro un limite massimo che varia a seconda della tipologia dell’intervento eseguito;
  • esonero dalla presentazione della certificazione per la sostituzione di finestre e per l’installazione di pannelli solari;
  • ripartizione in cinque rate annuali di pari importo per gli interventi eseguiti a decorrere dall’anno d’imposta 2009 (per il 2008 andava da un minimo di tre ad un massimo di 10 anni mentre solo per l’anno 2007 c’era l’obbligo di ripartire la spesa in 3 rate annuali uguali);
  • possibilità di utilizzare l’agevolazione anche per l’installazione di altri tipi di impianto di riscaldamento.

L’agevolazione consiste nel riconoscimento di detrazioni d’imposta nella misura del 55 per cento delle spese sostenute, da ripartire in
rate annuali di pari importo, entro un limite massimo di detrazione, diverso in relazione a ciascuno degli interventi previsti.
Si tratta di riduzioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) concesse per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti e che riguardano, in particolare, le spese sostenute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico (per il riscaldamento, il raffreddamento, la ventilazione, l’illuminazione);
  • il miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni,pavimenti);
  • l’installazione di pannelli solari;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

E’ disponibile, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, una esauriente guida aggiornata alle Agevolazioni Fiscali che sono concesse per il risparmio energetico con la specifica dei tipi di interventi agevolabili, la tipologia di spesa, gli adempimenti necessari e la relativa modulistica.

Clicca qui per scaricare la Guida completa

Spero di esservi stato di aiuto e non esitate a contattarmi per ogni informazione a riguardo.

Roberto Pagano

Chi Sono

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16 Responses to “Le Agevolazioni per il Risparmio Energetico”

  1. marni scrive:

    Grazie per queste importanti informazioni… .. mi pare giusto anche che le iniziative in questo senso vengano agevolate..

  2. admin scrive:

    Concordo con Marni,

    però, Roberto, hai visto come è finita la conferenza dell’Onu a Kopenaghen?
    Che cosa ne pensi adesso?

    Cari saluti,
    Cristina

    • roberto scrive:

      Ciao Cris,
      credo che i “colossi” dell’economia mondiale non hanno avuto il giusto coraggio nel prendere decisioni importanti.
      E’ stata raggiunta un’intesa fra Stati Uniti, Cina, India, Brasile e Sud Africa nel rivedersi nel 2010 per riconoscere ufficialmente l’accordo di contenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi centigradi, ma delle modalità nessuno sa nulla di concreto.
      La nostra amata e bistrattata Madre Natura sarà salvaguardata in modo da poterla consegnare ai nostri figli in condizioni migliori ?
      La Terra ci è stata data in prestito dai nostri figli….non dimentichiamo questo !!

  3. Piero scrive:

    Gente…! secondo una profezia dei Maia , la razza umana è destinata a scomparire nel 2012…
    Se si guarda al nostro clima e ai suoi cambiamenti negli ultimi 10 anni,il tutto fa presagire a un nulla di buono…
    Durante la conferenza a Copenaghen,si è parlato di tutto,ma alla fine non è saltato fuori nulla di concreto… e dubito fortemente che le potenze come Cina ,America e Russia,rinuncino tanto facilmente ai loro buisness industriali…
    So che in Danimarca c’è un isola dove i suoi abitanti sfruttano al 100% i pannelli solari e i mulini eolici con dei benefici straordinari…peccato che da noi si è ancora all’era della preistoria e quando ci si renderà conto dei vantaggi,sarà troppo tardi.

    • roberto scrive:

      Piero, non posso che sottoscrivere quello che dici, e recentemente ho visto un servizio su un Tg nazionale che informava della immediata cooperazione fra molti paesi del Nord-Europa per la produzione ed immissione in rete di energia prodotta da fonti alternative che mi ha fatto nascere in me un sana invidia !!
      Da noi, invece, si discute del “prossimo” dislocamento delle centrali nucleari……
      Peggio di così………………

  4. cristina scrive:

    Anch’io condivido, Piero. Se poi leggete la notizia di oggi sul Corriere della sera circa la stella che starebbe minacciando il mondo….c’è da aver paura!

  5. Piero scrive:

    Una volta Albert Einstein disse : due cose sono infinite…. l’universo e la stupidità umana…ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi…
    Basti pensare ai giapponesi che cacciano le balene…solo x il loro gusto di palato,mentre non sanno che oltre a far estinguere un mammifero,rovinano un ecosistema …le balene sono importanti come lo è l’aria per l’essere umano…
    Parliamo di risorse alternative,quando nel 3 mondo non hanno neanche i pozzi per bere dell’acqua e ci stupiamo se poi a Copenaghen fanno delle porcate del genere… un giorno la razza umana si estinguerà e la colpa sarà solo la sua…in un futuro non troppo prossimo,non si lotterà più per un litro di benzina,ma per un litro d’acqua…e io con tutta provabilità sarò già morto,ma mi godrò lo spettacolo dal paradiso o inverno che sia…e penserò a quanto la razza umana sia stata stupida a rovinare un mondo così bello come la terra.

    • cristina scrive:

      Caro Piero, hai ragione però dovremmo comunque darci da fare anche noi, nel nostro piccolo, per salvare questo grande mondo, invece di prostestare fra di noi…

      Tipo: interpellanze parlamentari, firme, articoli, ecc.

      Comunque grazie; anche la tua voce ha il potere di far riflettere e risvegliare le coscienze. Una goccia d’acqua nell’oceano? Non importa. Vale anche questa.

      Cari saluti

  6. Piero scrive:

    Il fatto è , che la mia opinione… la tua e quella di tutti contano poco o nulla…. è un disco già ascoltato…. Chi conta è quello che è al potere e purtroppo ne io … te non lo so,non siamo fra quelli…
    L’esempio delle balene… lo sanno tutti che le cacciano per la loro carne e invece il Giappone ,la Norvegia e tutti gli altri, le cacciano con la scusante del ” sperimenti scientifici “.
    Basterebbe una legge che metta al bando la loro caccia e chi non rispetta la legge viene sottoposto a embargo con sanzioni pesanti….e invece nulla… chissà perchè ?
    E tu mi parli di firme e petizioni… contassero almeno qualcosa…

    • roberto scrive:

      Mai perdere la speranza, Piero…e sopratutto l’importante è dimostrare sempre le proprie idee, alla fine quelle giuste prevaranno sempre

  7. Piero scrive:

    Forse non ora,ma tra 100… 200 anni la razza umana finirà per distruggere questo pianeta… sapete cosa mi fa venire in mente in questo momento? il film di Fuga da L.A. anno 2013 dove lui Yena Plinsky schiaccia un pulsante di un telecomando che attiva tutti i satelliti che girano attorno alla terra e in pochi secondi disattivano tutta la tecnologia moderna…
    Mentre questi dovevano essere impiegati x spegnere le tecnologie di paesi avversi all’America per scopi bellici,lui invece fa si che si spenga tutto il mondo… esclamando questa frase… ” Più le cose cambiano …. più restano uguali… Benvenuti nella razza umana !!! ”
    Possono fare tutte le riunioni o meeting che vogliono,ONU o non ONU….ma dove ci sono degli interessi economici in ballo,sarà difficile che le super potenze vi rinunciano a discapito di quelle nazioni deboli come quelle del terzo mondo.

  8. cristina scrive:

    Piero, non essere così catastrofico….questo bel mondo non finirà mai.

    Ma speriamo, come dici tu, che le grandi potenze si diano da fare perchè il danno “umano” sia contenuto.
    Poi ci pensa la natura, purtroppo, a RIBELLARSI, quando si supera il limite…

  9. Marni scrive:

    Io credo ceh la natura di per sè sia “catastrofica” e volenti o nolenti noi ne subiamo i cambiamenti o i rivolgimenti.
    Ma proprio per questo dovremmo esser più “rispettosi” e non provocarla…. utopia?
    Purtropp,o come dice Piero, quando di mezzo ci sono interessi a grandi livelli, rispetto è solo una parola priva di senso, una sorta di palliativo per la gente come noi che si sforza di fare i piccoli gesti “rispettosi e consapevoli” verso la natura convinta di incidere e di fare la differnza…

  10. cristina scrive:

    Ho ricevuto un’ email che pubblico volentieri fra i commenti. Mi è stata spedita da un grande professionista, ex direttore di giornale, di vasta cultura, il cui pensiero è stato per me molto importante a livello della mia formazione umanistica e giornalistica.
    Lo ringrazio di cuore per l’intervento che copio tale quale, come mi è giunto.
    ————————————————————————————
    “A Copenhagen i governi nulla hanno potuto decidere, perché se avessero voluto seriamente farlo avrebbero dovuto: imporre forti limitazioni al traffico privato, ridurre le dimensioni delle autovetture, contenere obbligatoriamente le temperature massime di riscaldamento domestico, ridurre i consumi di carne bovina, introdurre una tassa su tutte le fonti fossili di energia (in sostanza alzare i prezzi su gasolio, benzina, metano e cherosene), contingentare il traffico aereo voluttuario, raccogliere scrupolosamente in modo differenziato i rifiuti, destinando quelli organici alla produzione di biogas, e ciò per elencare solo alcune misure. Se questo avessero deciso, i governanti tornando a casa, avrebbero perso le elezioni o dovuto affrontare rivolte di piazza. In altre parole è molto difficile far rinunciare alle popolazioni comodità e piacevolezze acquisite, accettando in cambio sacrifici. Perché ciò si possa compiere più che parole servono fatti: ad esempio, dall’esterno, uno di questi sarà l’aumento del prezzo del barile a 200 dollari, fortunatamente un traguardo non più molto lontano. L’attesa può però essere utilmente impiegata nel tentativo di cambiare dalla base i costumi individuali. Sono fastidiosi e inutili le filippiche che invocano miracolisticamente soluzioni dall’alto e si arrabbiano perché tardano ad arrivare. In attesa che eventi esterni impongano modifiche di scenario, la cosa concreta che le persone possono fare è agire individualmente, dimostrando di essere disposte a pagare di persona, iniziando a dare esempi di comportamenti di sobrietà e disciplina dei consumi, con lo scopo di tracciare la via per un cambiamento di stili di vita più generalizzato. Governi e conferenze internazionali lentamente seguiranno. Del resto laddove i cambiamenti della base sono più percettibili e politicamente apprezzabili, passi nella direzione giusta si stanno registrando. Ma al fondo c’è un’altra domanda non risolta: l’uomo dell’occidente ha complessivamente una visione positiva del destino dell’uomo che lo trascende o è catturato da una concezione individualistica della sua esistenza oltre la quale non esiste più nulla?”

    Vincenzo D.

    • roberto scrive:

      Grazie Cristina per aver pubblicato questo commento al mio intervento, e consiglio a tutti la lettura per poter meglio comprendere quanto dobbiamo elevarci per essere consapevoli del proprio destino.

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