La Spagna è la mia seconda casa. Ci vado spesso. Di certo per molti aspetti è simile alla nostra bella terra, clima mite e paesaggi che spaziano da altipiani a scogliere a picco e spiagge bianchissime. Anche la cucina non è da meno, affonda le radici nella tradizione e nella varietà dei sapori. Il piatto che non deve mai mancare nelle mie fughe in terra iberica non è altro che un aperitivo che viene servito nei bar di Tapas: Gambas all’ajillo. Ricetta succulenta e di facile preparazione, dedicata agli amanti dell’aglio. Fondamentale è la qualità della materia prima: i crostacei devono essere freschissimi.
Ingredienti:
Gamberoni (utilizzo quelli di colore rosso che dalle mie parti vengono pescati con la rete a strascico e sono più pregiati)
olio extra vergine di oliva
3 spicchi d’aglio
due peperoncini piccanti
una tazzina di cognac
prezzemolo
Sgusciare i gamberoni, ma se preferite lasciateli con il carapace. Scaldare abbondante olio in una padella, aggiungere gli spicchi di aglio (togliere l’anima cosi sarà più digeribile) tagliati sottilmente. Quando saranno rosolati (non bruciati) aggiungere i gamberi. Dorarli, rigirandoli e versare il cognac. Attenzione alla fiamma che si sprigiona, evaporare e spolverare con peperoncino piccante e una manciata di prezzemolo tritato. Vanno rigorosamente serviti bollenti in ciotoline di ceramica. Si possono accompagnare a dei crostoni di pane.
Ir de tapeo, vamos a tapear o salir de tapear (usiamo la frase che più ci aggrada) è un’usanza tipicamente spagnola. Ci si incontra alle 20.00 della sera e tra una bevuta e l’altra (cerveza o tinto de verano) si consumano invitanti stuzzichini a base di pesce, di jamon, di patate, di formaggio. Secondo un’antica leggenda Re Alfonso X di Castiglia si fermò in un’osteria a bere per dissetarsi. E poiché vi erano insetti fastidiosi, un cameriere coprì il bicchiere con una fetta di prosciutto. Il sovrano rimase cosi compiaciuto che ordinò un’altra bevanda con il tappo. E da li pare nacque il tapear. L’aperitivo è un rito, ci si ritrova e basta, non occorre neppure darsi un appuntamento. Ci si intrattiene in amabile conversazione anche con chi non si conosce mangiando queste piccole porzioni di cibo con le mani, al bando l’etichetta. Il tapear si prolunga sino alle 23.00 di solito, ecco perché gli spagnoli vanno a cena tardi. E’ una esperienza da provare, un modo di vivere, attenzione le tapas al contrario dei nostri stuzzichini costano un bel pò e alla fine della serata il nostro portafoglio potrà ritrovarsi alleggerito. E come dicono in Spagna:
Bienvenidos amantes del tapeo, déjese llevar y disfrute (Benvenuti amanti del tapeo, lasciatevi andare a godere)
Angela Marcella Guarnieri
CHI SONO
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Gambas all’ajillo wow! questo piatto è da provare subito,carissima Marcella! Grazie per averci deliziato con le tue storie ,sei stata talmente brava,che in un attimo,mi son trovata anch’io in Spagna! ti mando un caro saluto e…alla prossima ! Fabiola
li ho mangiati a fuerteventura e mi sono piaciuti un sacco. grazie per aver parlato di questo piatto e di averci fornito la ricetta…ora mi cimenterò anch’io. E per gli inconvenienti dell’aglio….pazienza!