Questa volta ho pensato di farvi raccontare, da un amico-collega, Luigi Auletta, una storia molto commovente, di una piccola puledra.
<<Circa sette mesi fa>>, racconta Luigi, <<siamo stati chiamati d’urgenza da un allevatore di bufale, il signor Angelo, molto preoccupato per le sorti della piccola puledrina di nome Concordia, nata solo da otto giorni.
La piccola era stata rifiutata dalla giovane madre, inesperta nel suo nuovo ruolo di mamma.
Giunto con la mia equipe in stalla, trovai la piccola a terra che respirava con molta difficoltà.
La povera bestiola riusciva a mala pena a mettersi sulle quattro esili zampe.
Fu subito chiaro che senza una terapia aggressiva la piccola Concordia, così delicata, non sarebbe sopravvissuta a lungo.
Inserimmo un catetere in vena per poterle somministrare fluidi caldi e nello stesso tempo, per alimentarla con latte artificiale, facemmo acquistare un biberon per bambini.
Il problema erano le quantità da somministrarle, circa due litri al giorno e quindi il tempo necessario per le sue cure quotidiane.
Il proprietario ,che subito si era appassionato alla povera piccola, coinvolse tutta la sua famiglia in questo estremo tentativo di salvarle la vita e si alternavano nelle interminabili ore necessarie per completare le lunghe terapie.
Una mattina, andando di buon ora per un controllo alla puledrina, mi incontrai con il signor Angelo che appariva particolarmente assonnato,nonostante fosse un uomo abituato a svegliarsi molto presto e a lavorare tutto il giorno in azienda.
Salerno mi raccontò che la notte precedente, mentre sedeva accanto a Concordia per somministrargli la terapia si era addomertato sullo stesso letto di paglia dove giaceva la puledrina, abbracciandola teneramente.
Contentissimo per la netta ripresa della piccola, decisi di passare dal latte artificiale a quello delle stesse bufale che il signor Angelo allevava, molto più calorico ma sicuramente più saporito.
La piccola diventava sempre più forte e vitale tanto da cominciare a seguire i proprietari nei loro giri in azienda proprio come un fedele cagnolino.
Addirittura un pomeriggio, uno dei due giovani figli, portò Concordia fin dentro al salone di casa dove la mamma, che riposava, fu svegliata di soprassalto dal rumore degli zoccoli sul pavimento.
Oggi Concordia è una bellissima puledra di quasi due quintali in perfetto stato di salute che pur vivendo insieme ad altri cavalli non ha perso il suo rapporto così speciale con le persone che le hanno salvato la vita>>.
Imma Paone
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Bravo Luigi ! complimenti , è stato un gesto il suo davvero nobile , quella dolce puledra è salva grazie a lei , questa volta il nome ” concordia ” ha portato fortuna !! Ciao !
Bravo Luigi ma bravissimo ed amorevole il signor Angelo..