Il mio caloroso incontro con Papa Francesco e la Pro Petri Sede.

Roma; mercoledi 10 febbraio 2016. Maria Cristina Giongo, con una delegazione della Pro Petri Sede Benelux, consegna a Papa Francesco una copia del Cofanetto Magico con il piccolo pattino argentato simbolo della bontà dei suoi lettori e collaboratori.
Copyright L’Osservatore Romano.

Cari Cofanetto magici, affezionati lettori,

come vi avevo promesso dopo i tanti articoli sull’azione “pattini d’argento per Papa Francesco”, indetta con il sostegno della Pro Petri Sede Benelux, ho consegnato al nostro Santo Padre una copia del nostro blog-giornale online e il pattino argentato con dentro 19 nomi di persone che hanno voluto “accompagnarmi in questo viaggio” con una piccola donazione per le opere di bene di papa Francesco (versata sul conto della Pro Petri Sede, di cui ho già ricevuto la conferma).

Ma non posso parlarvi di questo meraviglioso incontro a prescindere dal pellegrinaggio iniziato prima di arrivarci. Un pellegrinaggio compiuto in un momento in cui ero alla ricerca di quel Dio in cui credevo in passato e che ora mi manca molto. Troppe domande, troppi dubbi, compreso il solito che mi assilla ogni volta che avvengono massacri di uomini, donne, bambini per guerre, omicidi, fame, catastrofi naturali; “perchè Dio permette tutto questo? Se è un Dio buono…PERCHE’? Perchè la cattiveria umana ha sempre il sopravvento sulla bontà, a scapito della perdita e sofferenza di tante creature innocenti? E per quale motivo il dolore non ci risparmia mai?”

Nella fotografia tengo felice fra le mani il dono ricevuto da papa Francesco, oltre ad una corona del rosario, insieme agli altri 5 rappresentanti della PPS: in fondo a destra si intravede il reverendo Kerchove, poi padre Luc Mertens, infine il notaio Jean Botermans. Foto dell’Osservatore Romano, per il Cofanetto magico. Roma, 10 febbraio 2016.

Per questo motivo sono partita per Roma, in pellegrinaggio, con un gruppo di soci della Pro Petri Sede (PPS), di cui faccio parte, considerando l’incontro con papa Francesco un punto focale di questa mia ricerca di fede e speranza. Conoscere papa Francesco è stato importante, memorabile. Sono stata veramente fortunata per aver fatto parte di una piccola delegazione che ha potuto essere ricevuta da Lui nonostante, a causa dei tanti impegni del Papa, per giunta raffreddato, la sera prima della data prestabilita, l’organizzatore del nostro viaggio, il reverendo Dirk Van Kerchove, preside del Sint-Catharinacollege a Geraardsbergen, (Belgio), elemosiniere della Pro Petri Sede, ci avesse annunciato che l’udienza non si sarebbe più tenuta nella sala del Vaticano, come di solito. Il Giubileo della misericordia, indetto quest’anno da papa Francesco, ha coinciso con l’arrivo delle spoglie di Padre Pio, esposte nella basilica di San Pietro insieme a quelle di San Leopoldo. Sono arrivati fedeli da tutte le parti del mondo, e per giunta il pontefice era in partenza per il Messico.

Roma, 10 febbraio 2016, il reverendo Dirk Van Kerchove, a cui è andata la prima stretta di mano del Papa. Nella foto si vede anche il presidente generale della Pro Petri Sede Benelux, Jean-Marie Scheerlinck, con in mano una busta contenente le generose offerte dei loro soci. Foto dell’Osservatore Romano.

La mattina seguente è arrivata la conferma che papa Francesco sarebbe venuto comunque a salutarci alla fine dell’udienza generale con tutti i fedeli. E così è stato. Per noi erano stati riservati cinque posti a sedere accanto al sagrato dove il Papa teneva il suo discorso. Purtroppo gli altri membri della Pro Petri Sede, fra cui anche mio marito Hans, non hanno potuto stringergli la mano. Però a loro era stato designato un posto a sedere da cui potevano vedere il Papa abbastanza da vicino. Per loro è stata una delusione cocente di non stringergli la mano, che ha un poco offuscato la nostra gioia di poter far parte, invece, dei pochi eletti….Anche il Prefetto della Casa Pontificia, il cardinale Georg Gänswein, segretario del Pontefice, con grande ospitalità e …un bellissimo sorriso, è venuto a conoscermi e a darmi la mano. (foto qui sotto)

Roma, 10 febbraio 2016. Con il Cardinale Georg Gänswein, che sta sempre accanto al Papa.
Foto dell’Osservatore Romano, solo per la pubblicazione sul Cofanetto magico.

Ho già scritto molto sulla Pro Petri Sede, nata in passato come piccolo esercito di francesi, olandesi e belgi che partivano per Roma in difesa del Vaticano. Per questo motivo non esiste in Italia. Ora la PPS è molto attiva nel sostegno delle attività benefiche nel mondo dei vari Papi che si succedono alla guida della Santa Sede. A riguardo sono stati pubblicati due miei articoli dal quotidiano Avvenire, i cui link troverete in fondo alla pagina. Inoltre la PPS si occupa del mantenimento della famosa Basilica di Oudenbosch, edificata nel 1865 come replica di quella di San Pietro a Roma. E’ molto bella, imponente, alta 63 metri, lunga 81, larga 55. Pare che durante la sua costruzione sia avvenuto un miracolo.

I Papi hanno sempre voluto bene a questa antica associazione, che, ripeto, si trova in Belgio, Olanda e Lussemburgo. Ecco perchè ogni due anni le viene riservata un’udienza personale con il Papa. Ovviamente sono fiera di farne parte, sicura che il denaro raccolto finisce VERAMENTE nelle mani del Santo Pontefice: e viene VERAMENTE destinato alle opere di bene nel mondo che LUI STESSO decide di volta in volta quali debbano essere. Queste udienze private si tengono in una sala all’interno del Varticano e ognuno può stringere la mano al pontefice, a cui viene presentato personalmente.

Alcuni pellegrini soci della Pro Petri Sede, davanti a San Paolo fuori le mura.

Il nostro pellegrinaggio è stato molto interessante e speciale. Abbiamo visto e visitato …di tutto e di più! Foto H. Linsen.

Siamo passati attraverso le Porte Sante della basilica di San Pietro, San Giovanni Laterano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore, meravigliosi templi della nostra religione e cultura, di bellezza impareggiabile.
Abbiamo compiuto una visita al Quirinale. Abbiamo visitato la Chiesa di Santa Prisca e il tempio sotterraneo con delle statue che ti lasciano senza fiato tanto sono belle…

Il tempio di Mithra ancora intatto. Se andate a Roma vi consiglio di visitarlo, insieme alla Chiesa di Santa Prisca, in via Santa Prisca 13. Una meraviglia! Foto Hans Linsen.

Mi fermo qui altrimenti andrei avanti per ore ed ore… Di sicuro padre Kerchove è un vero pozzo di cultura; è stato una guida perfetta. Al pomeriggio mangiavamo al ristorante “Ai musei” , da Giulio, il proprietario; Giulio ci ha rallegrati con la sua simpatia e i manicaretti di sua moglie, veramente squisiti; con torta finale di una squisitezza unica, innaffiata da .. limoncello e grappa!
L’ Ambasciatore belga, Vincent Mertens de Wilmars, ci ha poi accolti nella sua elegante dimora, offrendoci un raffinato rinfresco. Insomma, non ci è mancato proprio nulla!

Al ristorante “Ai musei” , da Giulio. Foto H. Linsen

Anche l’albergo in cui abbiamo alloggiato, Hotel della Conciliazione, in Borgo Pio, è bello, pulito e confortevole. Ma soprattutto bella è stata la condivisione nata durante questo viaggio a Roma fra persone che prima non si conoscevano: 39 belgi e 7 olandesi. Fra cui anche un’adorabile signora di 90 anni, Thea Timmermans.

Nel nostro Hotel durante la cena. Thea , 90 anni, è seduta fra me ed Hans, soprannominato Dottor House.

All’inizio Hans ed io l’abbiamo adottata, un po’ preoccupati per il fatto che viaggiasse da sola, per giunta sconsigliata dal suo medico curante, in quanto era stata colpita da un infarto e di recente pure da un’embolia polmonare. Eppure tanta era la voglia di vedere il Papa che se l’è cavata egregiamente, organizzandosi al meglio. Non solo; alla fine ha “adottato lei… noi”. Infatti mentre lungo la strada del ritorno in hotel io mi trascinavo come una formichina stanca che porta un peso più grande di lei, distrutta da un’intensa giornata iniziata alle sette del mattino ed andata avanti sino alle ore 19.00 (ininterrottamente) lei camminava ancora a passo spedito. E non si è persa un solo museo, una sola messa, una sola chiesa! Alla mattina presto, quando la sottoscritta era ancora in stato comatoso a letto con 4 cuscini sotto le gambe alzate, gonfie come ” involtini alla romana”…l’intrepida novantenne era già pronta per fare colazione con il programma della giornata in mano!

Un’allegra tavolata, dopo un pranzo “da Giulio”, vicino ai Musei Vaticani. Foto M.C.Giongo.

Thea ha pianto solo quando ha saputo che l’udienza era stata spostata sul sagrato in Piazza San Pietro ed il Papa poteva salutare solo 5 membri della Pro Petri Sede. Ma si è ripresa subito, sostituendo la sua delusione con la gioia di essere riuscita a comprare 100 rosari da donare ai suoi amici e familiari!!!!! Come ha detto Papa Francesco durante la Sua omelia della Santa Messa di inizio di Quaresima, “se abbiamo avuto dei problemi, se qualcuno ci ha fatto male o noi abbiamo sensi di colpa perchè pensiamo di aver ferito a nostra volta qualcuno, se siamo delusi, va bene tutto, anche la rabbia, il dispiacere, i sensi di colpa: ma poi BASTA! Si volta pagina. Non si deve più rimuginare. Ci fa solo male.”

Thea Timmermans, 90 anni, Maria Cristina Giongo e il notaio belga Jean Botermans, crollati su una panchina ma sempre sorridenti, a dimostrazione che i pellegrinaggi possono essere allegri… anche dopo una lunga, faticosa visita a Palazzo Corsini!

E….quanti prelati! In effetti non potevano mancare, visto che si trattava ANCHE di un pellegrinaggio! Rinfresco presso l’ambasciata belga a Roma. 9 febbraio 2016.

Alcuni soci della Pro Petri Sede; sulla destra Hans, soprannominato Dottor House!
Foto M.C.Giongo

Anche Hans ha avuto la sua…”botta di notorietà”. Un giorno ci saranno state, nel corso dell’intera giornata, circa 100.000 persone in San Pietro. Un simpatico poliziotto, Vincenzo Schiralli, che ho tanto apprezzato per la sua gentilezza ed suo buon umore (contrariamente ad altri suoi colleghi….) nonostante avesse passato la giornata a controllare al metal detector un po’ tutti e di tutto, ha detto ad Hans che assomigliava molto al Dottor House! Non solo: dopo 4 giorni mentre ripassavamo di lì, l’ha riconosciuto in mezzo ad una marea di gente, Lui sempre intento a controllare, poveretto, giacche che suonavano, cinture che suonavano, cappotti, zainetti…. e ha esclamato: “buongiorno Dottor House!”.
Incredibile! Un vero fisionomista! Ottima dote per un poliziotto! Vincenzo ci ha raccontato che fra poco si sposerà; allora tanti ,tanti auguri di una vita molto serena, a lui e alla bella mogliettina, Noemi!

Il momento in cui Papa Francesco mi ha stretto le mani fra le Sue dopo che gli ho debbo che avrei pregato per Lui. Come ricorderete Francesco al termine delle sue omelie e la benedizione finale conclude con…” e mi raccomando…pregate per me!”.
Quel giorno il nostro Pontefice era raffreddato ma ha voluto comunque mantenere i suoi impegni, primo fra tutti la visita ai malati con un’attenzione particolare per quelli più gravi.
Copyright della foto dell’Osservatore Romano.

Il mio incontro con papa Francesco è stato entusiasmante. Il Papa mi ha stretto la mano con calore; ci siamo parlati, guardati negli occhi a lungo. Non dimenticherò mai il Suo sguardo; i Suoi occhi sono fieri, profondi, con lampi di tenerezza. Gli ho parlato dell’iniziativa del Cofanetto magico, dei nomi che conteneva il piccolo pattino, della mia adesione alla Pro Petri Sede. Ad un certo punto ho alzato il dito in segno di ammonimento per non aver potuto avere l’udienza privata….e lui è scoppiato a ridere. Poi, per due volte, ha congiunto le mani in segno di scuse. Insomma, il nostro pontefice ti mette subito a tuo agio, come se ci si conoscesse da sempre.

La foto più divertente! Un piccolo ammonimento per Papa Francesco… che subito congiunge le mani in segno di scuse! Indimenticabili momenti!

La foto qui sopra testimonia questo momento scherzoso, che dimostra come con papa Francesco si può anche ridere. Quando gli ho detto “Prego per Lei” mi ha ripreso le mani e le ha tenute fra le sue, ringraziandomi. Indi ci ha donato un rosario simile al Suo e una bella scatola con dentro un dono di un valore incommensurabile, (numerato per renderlo più personale e unico). Preferisco non dire di che cosa si tratta, per tenere questa emozione solo per me e per i miei figli, commossi pure loro quando abbiamo aperto la scatola insieme, al mio ritorno in Olanda. Ovviamente l’ho subito portato in banca per timore che il simbolo di un sogno che si è avverato possa essere rubato dai ladri.

In conclusione, grazie papa Francesco, grazie alla Pro Petri Sede, grazie ai cari amici che ne fanno parte, con cui abbiamo esercitato il valore della condivisione, sia nelle delusioni che nell’allegria: davanti ad un piatto di pasta fresca, ad un bicchiere di vino rosso, ad un limoncello e ad un “vero caffè italiano”. Fra una preghiera e l’altra, soprattutto pensando agli altri; a chi è meno fortunato di noi, a chi soffre: secondo l’insegnamento di Papa Francesco. Abbiate sempre il sorriso sulle labbra e tanto buon umore!

Maria Cristina Giongo
CHI SONO

Il copyright del servizio fotografico con papa Francesco è dell’Osservatore Romano della Città del Vaticano, che ringraziamo per la gentile concessione alla pubblicazione gratuita riservata solo al Cofanetto magico e alle sue pagine di facebook.

Proibita la riproduzione del testo e delle foto senza citare autore e fonte di informazione.

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Qui sotto troverete altri link ad articoli sulla Pro Petri Sede, sulla basilica olandese di Oudenbosch (nella regione Nord Brabant) fatta ad immagine e somiglianza di quella di san Pietro a Roma e sull’azione “pattini d’argento per Papa Francesco”.

Purtroppo nel mio articolo pubblicato giorni fa da Avvenire, è stato aggiungo che ” la nostra udienza è avvenuta IN PIAZZA“. Ma non è vero; eravamo sul sagrato. Il preside della Pro Petri Sede non avrebbe mai potuto consegnare al Papa una busta contenente un’ingente somma di denaro ( le offerte per le Sue opere di bene) se fossimo stati IN PIAZZA in mezzo agli altri fedeli. Il Papa sapeva che avrebbe ricevuto questo grande dono, eravamo circondati dai Suoi cerimonieri e guardie di sicurezza. Noi eravamo in prima fila per il cosidetto “bacio a mano”.
Per il resto è stato molto bello condividere con gli altri fedeli questi momenti.
Tuttavia mi dissocio con chi ha aggiungo nel MIO articolo, FIRMATO da me, questa frase. Purtroppo succede spesso che gli articoli non vengano solo revisionati in redazione, a livello di refusi o eventuali errori lessicali, ma che addirittura vengano inseriti pensieri, notizie o parole di altre persone, a scapito, oltre tutto, di tagli selvaggi al testo originale. Cosa per cui io ho sempre lottato perchè non avvenisse, perdendo alcune collaborazioni con giornali perchè non accettavo questo ” sopruso” attuato da redattori (che poi sono sicura non vorrebbero che si facesse la stessa cosa con i loro scritti!)

Lo stesso accade per i titoli dei servizi che non vengono mai fatti dal giornalista che ha scritto il pezzo. Questo ci tengo che i lettori lo sappiano.

Quotidiano Avvenire di sabato 20 febbraio 2016,”La Pro Petri Sede dal Papa, Il senso dei Giubilei del passato”

Quotidiano Avvenire di venerdi 15 marzo 2013, “Habemus Papam”

Olanda. Una basilica copiata da San Pietro a Roma. Tanti anni fa un miracolo. 03-05-2013

Donna olandese lascia una grande eredità a Papa Francesco per le sue opere di beneficenza. Chi erano gli Zuavi? 03-12-2013

Pattini d’argento per Papa Francesco. In occasione del Giubileo della Misericordia. 01-12-2015

Editoriale gennaio 2016 – Zilveren schaatsen voor paus Franciscus naar aanleiding van het jubeljaar der barmhartigheid 01-01-2016

Silver skates for Pope Francis on the occasion of the Jubilee Year of Mercy. 01-02-2016

Un altro mio incontro indimenticabile: con Papa Karol Wojtyla:

Quotidiano Avvenire di venerdi 29 aprile 2011, “Parlava di libertà. E mi fece cambiare.”

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Hanno collaborato a questo numero:

Imma Paone
Pietro Pancamo
Mauro Almaviva
Marica Caramia
Valentino Di Persio
Cristina Giongo
Marco Capriotti
Hans Linsen (foto)

Direzione:
Cristina Giongo

Assistenza tecnica:
Marica Caramia
Hans Linsen

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11 Responses to “Il mio caloroso incontro con Papa Francesco e la Pro Petri Sede.”

  1. Elisa scrive:

    Bell’articolo Cristina, e …che bello Georg!
    Io adoro Roma, la frequento spesso, farò tesoro delle tue segnalazioni sulle cose che ancora non ho visto.Grazje!

  2. maria cristina giongo scrive:

    Prego, Elisa! E’ veramente una bella città, uno scrigno prezioso ricco di arte, cultura, splendide basiliche, veramente ricca di tutto e di più.

    Purtroppo i soliti invidiosi hanno scritto, anche attaccandomi sul web in un gruppo, che io ho voluto far pubblicità al Cofanetto magico dando una stampa dell’articolo su di Lui al Papa. Ma non è vero: noi siamo non profit e non guadagniamo nulla perchè non abbiamo alcun annuncio a pagamento!!!! Anzi, io pago ogni anno un abbonamento al server, anche per lo spazio per gli articoli e le foto. Altro che guadagno!

    Ma ero tanto felice di poter fare questo dono a chi ci ha sempre scritto con tanta fatica, per amore del vero giornalismo, della libertà di pensiero e perchè no, anche di religione!! Ovviamente non mi sarei mai permessa di lanciare l’iniziativa ” pattini d’argento per papa Francesco” senza essermi prima consultata con l’elemosiniere della Pro Petri Sede, di cui faccio parte e senza fargli leggere prima l’articolo per avere la sua approvazione.

    Oltre tutto al Papa non si può dare nulla, se non con un permesso chiesto prima. Ho rispettato tutte le regole. E, ripeto, siamo stati ricevuti con molta ospitalità, con un posto d’onore sul sagrato, transennato; dietro di noi il servizio di sicurezza e i cerimonieri. Anche perchè la Pro Petri sede, come avviene ogni due anni, aveva raccolto un’ ingente somma di denaro per le opere del Papa, proprio con la sicurezza che Lui saprà a chi devolverle e non finiranno….” in altre tasche”!

    Per questo motivo ho contestato l’aggiunta al mio articolo pubblicato dal quotidiano Avvenire, fatta da un redattore che non era a conoscenza della cosa, sul fatto che siamo stati ricevuto in PIAZZA; non era giusta. Figuriamoci se si consegna del denaro al Papa in piazza! Una parola può cambiare il significato di un discorso e di un’azione. Non capisco perchè, quando si inseriscono commenti o parole nel pezzo di un collega non si scriva n.d.r. che significa, nota redazionale. Così chi l’ha messo si assume LUI la responsabilità. E’ una cosa diversa dal correggere refusi, errori lessicali, tagliare servizi troppo lunghi.

    Insomma, mentre da una parte abbiamo incontrato persone gentili e ospitali, fra cui persino…un Papa, dall’altra ho suscitato molte invidie e punti di domanda che non mi aspettavo e che comunque penso ora di aver chiarito con questo articolo! Mi rimane la tristezza di essere stata criticata per una mia inziativa di cui andavo tanto fiera. Magari sarò stata ” narcisista” mettendo le mie foto con papa Francesco ma chi non lo avrebbe fatto? Oltre tutto è un Papa degno di tanto rispetto, che si creda o meno in Lui. E… io non mi vergogno affatto di dire che lo stimo molto per la sua onestà e per il suo coraggio nel lottare contro i ” peccati: della Chiesa.

    Ciao, Elisa, grazie per avermi accompagnata virtualmente e con la tua offerta in questo mio viaggio a Roma! Ciao a tutti! Maria Cristina Giongo

  3. Claudia Tagliabue scrive:

    Cara Cristina, già in altra sede, ho commentato questo viaggio avente uno scopo davvero unico: portare a Papa Francesco il raccolto, a seguito di una tua meravigliosa iniziativa, davvero ammirevole.
    Il Santo Padre e il suo enturage, vi hanno ricevuti sul Sagrato con tutte le necessarie attenzioni, ma soprattutto con tutto l’affetto e la riconoscenza, per ciò che portavate. Per noi Cofanetti è un’immensa soddisfazione sapere che “ci terrà” sulla sua scrivania. Praticamente una benedizione quotidiana.
    Con rammarico ho letto “l’assalto” alla tua persona, ma non ci badare, è l’invidia che parla. La verità è che nessuno, prima di te, ha pensato ad un gesto tanto umano, partito da un gruppo NO PROFIT, CON LA CERTEZZA CHE LE NOSTRE PICCOLE OFFERTE ARRIVASSERO VERAMENTE NELLE MANI DEL PAPA !
    Sii fiera di ciò che hai fatto, noi ti affiancheremo sempre con lo stesso entusiasmo.
    Cristina, non ti curar di loro, ma guarda e passa……
    Sei una persona splendida, una giornalista in gamba e molto stimata.
    Ancora grazie per tutto. Per quanto mi riguarda mi troverai sempre al tuo fianco, sicuramente con tantissimi altri Cofanetti !!!

  4. maria cristina giongo scrive:

    Grazie di cuore, cara Claudia!

    Hai il dono di risollevare il morale delle persone! Per questo ti vogliono bene tutti! Il tuo entusiasmo e la tua saggezza mi compensano quando, dopo tante lotte e altrettanto entusiasmo per portarle avanti raggiungo risultati bellissimi; ma poi l’invidia di chi invece non ottiene le stesse cose ( spesso in quanto inetto ed egoista) ti levano la gioia del successo.

    Ancora grazie per il sostegno al Cofanetto, fedele lettrice; e anche per la tua offerta per il Papa. Siete stati in pochi a farla, mentre devo dire che la Pro Petri Sede ha da tanti anni intorno a sè persone molto generose. Io sono fiera di farne parte. E..di avervi portato con me da papa Francesco. Anche se siamo un “semplice blog” che …di sicuro non aumenterà la pubblicità grazie a questa visita ( come invece hanno pensato e detto i maligni), in quanto NON abbiamo pubblicità: come tutti possono vedere!

    Comunque ribadisco che le offerte raccolte da noi e dalla Pro Petri Sede vanno direttamente a chi ne ha bisogno. Lo so che dopo i tanti scandali che hanno colpito la Chiesa molte persone lo hanno messo in dubbio; ma io ci credo. Io ne sono sicura. E io adoro questo nostro Papa. Libera, spero, di esprimere una scelta e preferenza religiosa! O adesso si prova a levarci pure questa?

    Ancora grazie per le belle parole! Un abbraccio tenerissimo, Cristina

    • Claudia Tagliabue scrive:

      Ci mancherebbe che non dovessimo essere più liberi di esprimere il proprio pensiero!!
      Cara Cris, tu vai avanti e non preoccuparti di nulla, ricorda, quando si fa del bene e viene riconosciuto, dietro è immancabile una scia di invidiosi, inetti, incapaci e qua mi fermo….
      Un tenero abbraccio a te, cara Amica !

      • admin scrive:

        Grazie, Claudia, è vero. L’invidia comunque rende le persone astiose, cattive. Invece di gioire dei successi altrui. La cosa peggiore è quando avviene fra colleghi. E persino in famiglia, un nido creato dai propri genitori sperando che ci si protegga reciprocamente. E mi fermo qui anch’io. Sempre aperta alla discussione, però; intesa come pacato scambio di idee ed esperienze di vita. Un abbraccio, Cristina

  5. ewa scrive:

    BRAVAAAAAAAAAAAAAAAAA, complimentissimi! Sono felice per Te

  6. Vincenzo scrive:

    Carissima Cristina
    complimenti per l’articolo, ma soprattutto complimenti per l’iniziativa che hai intrapreso e che, nonostante le difficoltà, sei riuscita a portare a termine.
    È stata una grande sorpresa poi trovare le parole che mi hai dedicato. Nel lavoro, e specialmente nel mio, la più grande soddisfazione che si possa provare è quella di veder riconosciuto il proprio operato, di restare nel cuore della gente ed essere apprezzati per chi si è realmente. Grazie!!!
    Salutami tanto il simpaticissimo Dott. Hans House e digli che spero di rivedervi presto a Roma.
    Vi abbraccio,
    Vincenzo

    • maria cristina giongo scrive:

      Caro Vincenzo,

      te li meriti proprio i complimenti! E sono felice che esistano ragazzi come te; invece di parlare sempre di sfaccendati, drogati, ecc. ecc. noi giornalisti dovremmo scrivere più spesso di giovani come te, che fanno il loro lavoro ed il loro dovere con serietà. Considerato che oramai eravamo diventati di casa…in Vaticano, siamo passati più volte dai controlli e tu eri veramente il più gentile e simpatico. Nonostante il caos di quei giorni e la fatica vostra e di noi pellegrini. Anche i cerimonieri ci hanno ricevuti con molto onore, preparandoci al promesso incontro con il Papa. Ancora tanti complimenti e grazie per il tuo messaggio. Un sacco di felicità a te e a Noemi anche a nome di tutti i redattori del Cofanetto magico. Carissimi saluti dal Dottor Hans House ( non dimenticheremo mai la tua battuta, tanto allegra e gradita!!!!) Cristina

  7. susy pagliaro scrive:

    Grazie,cara Cristina, per aver condiviso momenti speciali, densi di emozioni, che donano sorriso a chi sa accoglierli col cuore! Un abbraccio da Maratea. Susy

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