Una frase che mi è sempre ritornata in testa in questi giorni di isolamento a causa del Covid-19 è “Non siete bloccati a casa, siete al sicuro in casa”. Sembrerà assurdo, ma era quel che mi bastava per affrontare la quarantena con un sorriso. A volte, guardar davanti con una prospettiva diversa aiuta a convivere con una situazione negativa più grande di noi. Il coronavirus che ha mietuto già tante vittime non ha ancora arrestato la sua corsa e a noi era ed è stato solamente assegnato il compito di restare a casa per il nostro bene, anche se molti non lo hanno mai compreso.
Dal 4 maggio, con il nuovo Dpcm del 26 aprile 2020, le cose sono un pochino cambiate, è stata introdotta una importante novità: il poter raggiungere i congiunti presenti nella stessa regione. Tanti sul web i post ironici su quali, quanti e dove siano questi congiunti. Ma la cosa che più mi emoziona è pensare a tutti quei nipotini e quei nonni che, con le dovute precauzioni, finalmente si sono riabbracciati con gli occhi, senza computer e telefoni di mezzo.
Mi piace credere sempre nel buon senso della gente, in quello che si impara quando una tragedia entra nelle nostre vite e, se giro un po’ la testa indietro, noto tante cose che prima non avevamo e che ora abbiamo imparato a custodire.
Si legge che vi sono tante richieste di divorzio dopo le tante ore di forzata convivenza, ma non la reputo una cosa negativa anzi, la vedo più come una presa di coscienza del non avere accanto la persona della vostra vita, quindi la vedrei più come una salvezza, un nuovo modo per riscoprirsi e mettersi in discussione.
Dall’altra parte invece, molte famiglie si sono riscoperte più unite, sia nella stessa casa che a distanza, hanno rispolverato vecchi giochi da tavolo come i puzzle, Monopoli, il giocare con la pasta, il leggere un libro tutti insieme, lo sporcarsi con le tempere, il cimentarsi in attività mai fatte prima come il giardinaggio e approfittare del tiepido sole primaverile per costruire una casa sull’albero, il tutto contornato dalle feste degli amici a 4 zampe che prima restavano per molte ore del giorno abbandonati in casa. C’è chi si è dedicato allo studio, chi ha ripreso vecchie passioni come il disegno, la scrittura, il comporre musiche e poesie. Chi ha capito quali sono le vere amicizie. C’è chi ha imparato nuove lingue, chi a fare una videochiamata, c’è chi ha imparato a seguire le dirette di cantanti e personaggi famosi, chi invece quelle sportive per mantenersi in forma facendo così da contrappeso a tutta quella farina e a quel lievito che sono stati malamente trangugiati, ma che ci hanno fatto riscoprire la sana cucina casalinga e il piacere di sedersi a tavola tutti insieme. Ma soprattutto si è andati incontro ad una nuova era più digitalizzata sia per il lavoro (smart working) che sia per l’alfabetizzazione informatica (e-learning).
E poi ci si è riscoperti più socievoli e predisposti ad interagire con gli altri, anche nelle interminabili file ai supermercati o alle farmacie, nonostante le mascherine che coprono i nostri sorrisi.
Mi piace anche pensare che siano state finalmente riconosciute le priorità nel nostro paese, un paese che elogiava più un calciatore che un medico o un infermiere: i veri eroi di questo periodo, che si sono prodigati nel salvare vite mettendo a repentaglio la loro.
Dobbiamo continuare a ricordare che non è ancora finita e che prima di farci venire qualche strana idea, dovremmo pensare a tutte quelle vittime che hanno combattuto contro questo sconosciuto nemico… dobbiamo prenderci più cura di noi senza rovinare quanto abbiamo fatto fino ad ora.
Solo volendoci bene, vorremo bene anche agli altri.
Marica Caramia
CHI SONO
Proibita la riproduzione del testo senza citare autore e fonte di informazione.
Alcune foto sono state prelevate dal web tramite un programma di download automatico e non si è a conoscenza se sono coperte da copyright o meno; se così fosse i legittimi proprietari dei diritti di copyright possono richiederne la cancellazione che verrà immediatamente effettuata.
No part of this publication may be reproduced or transmitted, in any form or any means, without prior permission of the publisher and without indicating the source.
Tags: andràtuttobene, coronavirus, covid19, lockdown, smartworking
Bella Marica queste riflessioni racchiudono una profonda verità il biogno di socialità e di tempo di ritmi più lenti per apprezzare ciò che si ha inclusi se stessi❤️