Oggi funziona un po’ così, metti un like da qualche parte sul web che subito ti arriva un messaggio simile:
Salve, ti ha incuriosito qualcosa?
Da una parte c’è la voglia di rispondere educatamente, dall’altra la voglia di sfogare tutta l’ostilità che si ha dentro.
Per chi non lo sapesse, sono una donna in carne, collaboro anche con Semplicemente Curvy, e da donna curvy – chi come me potrà confermarlo – vengo bombardata giornalmente da richieste di amicizia di persone che, con i loro posts, cercano di propinarmi percorsi per il “benessere fisico e mentale”. Ma qualcosa non mi convince…
Non ho nulla contro questa gente che, sempre molto gentilmente, in punta di piedi e con il saper fare che io riconosco solo nei call-center, ci mettono la propria faccia pur di guadagnar qualcosina, bramando di venderti qualche prodotto: è un lavoro come un altro che rispetto totalmente, ma inizio ad innervosirmi nel momento in cui cercano di sostituirsi a medici con consigli generici fatti da frasi impostate e imparate a memoria, come da manuale.
Questo articolo non è contro questi “intermediari”, ma vuole essere un appello a tutte quelle aziende che sfruttano queste persone sia come primi clienti, in quanto sono loro a testare in prima persona i diversi prodotti che pubblicizzano mostrandone risultati del “prima” e “dopo”, magari sfruttando tecniche di fotografia che fanno apparire un corpo più slanciato e piatto, e secondo, pubblicizzano percorsi diseducativi in quanto non arrivano a conoscere da un punto di vista clinico un cliente, ma li immettono su percorsi standard, uguali per tutti andando incontro all’irresponsabilità e all’esposizione di seri rischi.
Da 6 mesi ho iniziato un percorso di dimagrimento atto a mantenere sotto controllo la mia tiroide e il mio stato di salute. Ho contattato la Dr.ssa Rosita Cristofaro, biologa nutrizionista, la quale mi ha messa in contatto con un personal trainer il Dott. Antonio Basile, Tony per gli amici, questi, con grande professionalità hanno studiato a tavolino il mio caso, cercando di capire quale fosse la strada migliore da intraprendere per il mio benessere. Ho perso 20 Kg, tra una dieta creata su misura per me e un percorso di allenamento strutturato sul mio corpo tre volte a settimana, con una media di 6-8 ore settimanali. Non è un percorso facile, c’è da lottare sia dentro se stessi, che fuori con costanza e senza avere fretta e, solo grazie alla competenza, all’umanità e alla forza di volontà, si può riuscire in quel che si vuole: una realtà seria che tanto si allontana da queste società che sul web promettono di tutto.
Così, nel momento in cui una nuova azienda X cerca di contattarmi per vendermi prodotti dimagranti, quando invece so che riesco a volermi bene e ad avere risultati facendomi il “mazzo”, grazie alla collaborazione di esperti; capisco che posso fare tutto senza l’utilizzo di prodotti al “100% naturali” ma con dubbiose componenti chimiche (molte di queste marche mettono sul mercato prodotti nascondendone la posologia e le percentuali delle varie componenti), possono contenere banali integratori inefficaci, ma anche tracce di anfetamine, psicofarmaci, diuretici, estratti tiroidei e inibitori della fame che possono causare effetti collaterali imprevedibilmente gravi.
E poi, se voi aziende siete serie così come dite, perché create queste reti di lavoratori a piramide, che come catene di Sant’Antonio, cercano di acquisire sempre più personale e “clienti/lavoratori” pronti a mettere in risalto il fatto che si possa lavorare “comodamente da casa” con l’opportunità di “arrotondare” facilmente? Io, nella mia ignoranza, non riuscirei ad assumere ne tanto meno a vendere integratori in pillole alle mie amiche e amici, e poi con quali garanzie? Sono un dottore in Beni Culturali, non una dietologa-nutrizionista, e nemmeno una psicologa. E non bisognerebbe scherzare con la vita di chi abbiamo attorno.
Serve competenza, servono analisi cliniche, visite endocrinologhe, cardiologiche, ortopediche, ipedenziometriche, plicometriche e chi più ne ha, più ne metta. Serve mettersi in gioco seriamente, in prima persona, non serve affidarsi a pseudo-venditori-medici-psicologi che, oltre ad entrarvi in testa, non hanno mai aperto un libro di medicina, non sanno nulla sul funzionamento del corpo umano e non sanno nulla del vostro personale percorso di vita. Certo, sfruttano un bel packaging e un bel piano marketing, e tanti termini inglesi di tendenza, ma non fossilizziamoci su questi… la felicità non si vende in barattoli di integratori e pillole.
Curiamoci volendoci bene, educhiamoci a volerci bene.
Marica Caramia
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Tags: dieta, fitness, marica caramia, marketing, pillole
Brava Marica, giusto fare chiarezza. Anch’io mi sono lasciata attrarre dai cerotti dimagranti per perdere cinque kilozzi. Risultato: nessuno.
Elisa lo so, in giro c’è di tutto… e pensare che quel che offrono è anche a prezzo belli sostenuti, quindi non capisco come le persone riescano a farsi ingannare. Boh….
Ti abbraccio